Salariate dell'amore

Leggendaria

Salariate dell'amore. Storie e faccende di meretrici nell'Ottocento bologneseChi frequenta le biblioteche sa che le carte d’archivio “parlano”, anzi raccontano se le si sa leggere e interpretare. E di racconti è fatto in gran parte questo volume a quattro mani che mette a tema la prostituzione nel territorio bolognese, in particolare a San Giovanni in Persiceto, in una Italia che nei decenni post–unitari pare ossessionata dalle malattie veneree, fenomeno peraltro comune a tutta l’Europa. Le due autrici, la bibliotecaria Sara Accorsi e la medico psichiatra Anna Natali – con una passione, evidentemente, anche lei per gli archivi – si sono divise il compito: la Accorsi ci restituisce una serie di figure di prostitute e altri personaggi che con loro hanno avuto a che fare (medici, politici locali, militari, guardie municipali) mentre la Natali ha spulciato le “carte” per raccontarci il quadro di riferimento (regolamenti, legislazione e precendenti storici). Un doppio registro che fa emergere non solo una realtà locale che appare “esemplare” della grande e pervasiva presenza del “meretricio” nelle maglie di una società che affronta grandi trasformazioni – si pensi soltanto, ad esempio, alla massa di uomini che arrivano a nord dopo l’introduzione delle leva obbligatoria – ma anche quei meccanismi di potere e controllo che, in forme e modi diversi, tuttora sono presenti nel modo in cui il fenomeno viene affrontato. Sebbene gran parte delle fonti utilizzate siano documenti della cosiddetta “letteratura burocratica”, il testo fornisce viva rappresentazione di un tempo e di una condizione in cui sulle prostitute si è esercitata una pressione sociale politica e culturale di estrema durezza. «A chi leggerà il compito di riconoscere fra le pagine quanta umanità, quanta violenza, quanta disperazione, quanto dolore e anche quanta simpatia può manifestarsi nei protagonisti delle storie qui narrate», concludono le autrici.

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