Anna e Lui

La libreria di Veronica – 16 giugno 2017

Oggi voglio parlarvi di un libro a cui sono molto affezionata, perché è stato anche il primo romanzo che ho presentato. Si chiama “Anna e Lui” di Selina de Vivo, edito da Maglio Editore. È stato il primo romanzo breve di Selina De vivo, autrice bolognese, con alle spalle già numerosi racconti pubblicati su varie antologie. Un romanzo che si legge tutto d’un fiato. L’ho letto la prima volta lo scorso anno, in luglio, mentre ero in vacanza a Procida, e in due giorni l’ho finito. Sì, perché l’autrice sa trasportare il lettore in una vicenda dai contorni misteriosi, e tra l’altro, basata su un fatto realmente accaduto anche se ovviamente trasfigurato dall’immaginazione. Siamo nel caldo luglio del 1985. Anna è in stazione a Bologna, deve partire per un viaggio, raggiungere degli amici in Francia. Ma proprio lì capita l’imprevisto. La protagonista, mentre aspetta il suo treno, rimane folgorata da uno sguardo di un individuo. Inizia una conversazione tra i due, e Anna ne rimane totalmente affascinata, anche se non sa spiegarsi perché rimane così stregata da questo individuo. Contrariamente alla sua indole, si abbandona totalmente alle sue parole e lo segue nel suo appartamento del ghetto ebraico di Bologna. Lì capisce che deve fuggire, e lasciando quella casa, sa che non lo incontrerà mai più. Un romanzo dettato dalla necessità della amica di Anna, Sandy, alter ego dell’autrice, dopo 30 anni da quell’avvenimento, di scriverne, lasciandosi travolgere da quello che capiterà. La scrittrice, con una scrittura scorrevole e chiara, ha reso perfettamente questa narrazione con mistero. Non è infatti un giallo vero e proprio, dato che manca il delitto, ma piuttosto un romanzo avvolto dal mistero, in cui anche il finale rende merito alla vicenda.

Anna e Lui

opinionierecensionilibri.it – giovedì 30 giugno 2016

La recensione del giorno: “ANNA E LUI” di Selina De Vivo

ANNA E LUI
Selina De Vivo
Maglio Editore, 2015, pag.128
Genere: romanzo

 

Consigliato a: donne in cammino, amiche, mamme, lettrici dei romanzi profondi, viaggiatrici.

Il primo romanzo di Selina De Vivo ha tutti gli ingredienti per essere una buona lettura. Anna e Sandy sono amiche da tantissimo tempo, divenute ormai custodi dei segreti e dei sogni l’una dell’altra, si proteggono e incoraggiano vicendevolmente. Quando Anna viene a mancare prematuramente lascia alla sua amica, aspirante scrittrice, l’eredità scomoda di scrivere la storia mai raccontata del suo incontro con Seth, un lui misterioso. Non vogliamo svelarvi altro, ma vi anticipiamo colpi di scena e strani personaggi che arricchiscono la storia. Anna e Sandy, forse senza saperlo, si completano, istintiva la prima quanto riflessiva e controllata la seconda, e le loro vite si intrecciano fino al colpo di scena finale. E’ una storia di amore e di amicizia, una storia di donne vincenti, anche se in modi diversi, che ci fa riflettere sulla fragilità e la forza della vita, non intesa come un mero susseguirsi di momenti, ma vissuta profondamente e fino in fondo, con il rispetto delle proprie aspirazioni e inquietudini. La lettura a aiuta a comprendere e accettare alcune sfaccettature oscure della personalità femminile.

Anna e Lui

controcorrente.globalist.it – 13 dicembre 2015

Carlo D’Adamo, domenica 13 dicembre 2015

Copertina - ANNA e LUILa protagonista del racconto, Alessandra, arrivata a cinquant’anni decide di scrivere un racconto che ha in testa da tempo: un’esperienza intensa e davvero particolare che la sua amica del cuore, Anna, trent’anni fa ha vissuto e le ha rivelato, e che vale la pena di raccontare. Anna e Alessandra sono come il giorno e la notte: nomade, istintiva ed estroversa l’una e sedentaria, controllata, riflessiva l’altra. Raccontare quella storia significa per Alessandra rituffarsi nel passato, interrogando le proprie inquietudini e il proprio carattere, ma anche esercitarsi alla disciplina della scrittura, per rendere l’espressione adeguata alla materia del racconto.
Il lettore che si immerge nel testo stratificato di questo romanzo di Selina De Vivo (“Anna e Lui”, Maglio Editore) sfoglia le pagine di un diario ricche di impressioni, di premonizioni (che allertano l’attenzione e suscitano aspettative), e di annotazioni sul testo che a poco a poco si delinea sul foglio bianco, fino a quando la stesura diviene soddisfacente, e il magma delle intenzioni si depura e trova le parole per esprimersi.

“Ci sono giorni in cui scrivo una pagina e la trovo totalmente insignificante e inadeguata agli standard che mi sono prefissata, altri che, per la stessa pagina e le medesime parole, mi darei una pacca sulla spalla, da sola, per dirmi brava”.

Questo processo di controllo continuo della scrittura corrisponde ad un percorso di introspezione psicologica, perché scrivere è anche un’attività terapeutica. Ma sbaglierebbe il lettore che banalizzasse la complessità del racconto, facendo coincidere scrittura e confessione. All’autore non corre l’obbligo di essere se stesso: anzi, sdoppiandosi o triplicandosi in personaggi immaginari, può celare parti di sé che vuole tacere o far emergere lati del suo carattere che vuole enfatizzare. Inoltre, come un demiurgo, può far nascere e morire buoni e cattivi, facendo un’opera di giustizia che nella realtà non c’è. Il lettore quindi deve stare al gioco, e accettare il fatto che l’autore, pur parlando di sé, parla d’altro. Il lettore di “Anna e Lui”, che riscrive il testo leggendolo, segua quindi l’autrice e si soffermi nei suoi flashback, assecondandola nelle descrizioni dei paesaggi, intrise di malinconia o di euforia, e, inseguendo la traccia nel progressivo delinearsi di una trama fatta di frammenti recuperati e ricomposti a poco a poco, scopra come il filo della memoria e l’esercizio della scrittura si intrecciano, dando vita al testo.
I diversi piani del racconto, quello del work in progress al quale il lettore è chiamato ad assistere, e quello del contenuto che prende forma gradatamente, si fondono in una narrazione piana, personale, limpida, originale, frutto di una disciplina della scrittura abile e controllata. Il finale è a sorpresa.

Biografia di Selina De Vivo

Selina De Vivo nasce a San Giovanni in Persiceto (Bo) il 6 ottobre del 1958. Nonostante la scrittura sia entrata tardi nella sua vita, una volta “scoperta” ha deciso di non abbandonarla più. Ha partecipato a diversi concorsi letterari, vincendone alcuni. I suoi testi sono presenti in numerose raccolte antologiche, tra cui segnaliamo Serial Chillers edito dalla Maglio Editore nel 2012. Il suo modo di scrivere è naturale e scorrevole, il tratto distintivo è il finale, mai scontato.
Questo è il suo primo romanzo breve.