Ernesto cavaliere coraggioso

www.direfareaggregare.it – 16 dicembre 2014

DUE AUTRICI BOLOGNESI PER UNA BELLA STORIA PER BAMBINI: “ERNESTO… UNA STORIA DI CORAGGIO”

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“Certe volte qualcuno di noi parte per viaggi sconosciuti e questo fa tanta tanta paura…”

Vi sveliamo lʼincipit di Ernesto cavaliere coraggioso di Francesca Bongiovanni e Claudia Forni, illustratrice Elisa Rocchi, ultima pubblicazione della Maglio Editore, collana Esploratori (2014, pp.32, euro 14.50, 2-6 anni).

Questo albo illustrato racconta di un bambino, Ernesto, che decide di partire per un viaggio che lo farà diventare grande; si ritroverà più volte faccia a faccia con le proprie paure e le affronterà grazie a ciò che lo fa sentire più sicuro e protetto. Così, il suo ciuccio diventerà uno scudo perfetto, il pannolino una corazza, l’orsacchiotto un prezioso vessillo e il biberon una spada da prode cavaliere. Fino allʼepilogo finale, che ovviamente non sveleremo…

Una storia che parla di oggetti transizionali e di autonomia, di coraggio e di paura. Questo divertente intreccio tra fantasia e realtà consente ai giovani lettori di immedesimarsi con grande facilità nella storia. Il libro è nato da unʼidea molto ambiziosa che lega la Maglio Editore alla realtà scolastica persicetana: la ricerca di una storia che potesse coinvolgere i bambini dell’Asilo Nido ma anche quelli della Scuola dell’Infanzia, in un progetto di continuità educativa. E così la struttura narrativa scorre tra due binari distinti ma paralleli: da un lato l’autonomia dal ciuccio e dal pannolino, tema che coinvolge i bambini del Nido, impegnati nella fondamentale tappa di crescita che li porterà allʼaffermazione del sé; dallʼaltro lato il ricorrere di frasi che spostano lʼattenzione da un piano concreto a uno più astratto. Si parla, infatti, di amicizia, coraggio, paura ed emozioni… temi portanti per la formazione dellʼidentità personale, obiettivo fondamentale della Scuola dellʼInfanzia. Così è partita la nostra e la loro avventura.

Certe volte certi viaggi aiutano a diventare grandi…

Ernesto cavaliere coraggioso

Mammeonline.net – 14 ottobre 2014

Questa è un’intervista alle due autrici del libro “Ernesto cavaliere coraggioso”; nasce dalla loro esperienza di mamme ma non solo, di educatrici d’infanzia e questo connubio di esperienze di vita e lavorative fa sì che questo libro, davvero speciale, possa divenire uno strumento lavorativo per chi si occupa, professionalmente, di bambini molto piccoli nell’età tra il nido e la scuola d’infanzia. Ma diamo la parola a Claudia e Francesca :)

Ernesto cavaliere coraggioso è un libro nato per il passaggio dal Nido d’Infanzia alla Scuola dell’Infanzia; quali sono gli argomenti che volete mettere in evidenza con questo libro e perché?

Claudia: Come insegnanti di scuola dell’Infanzia, ci capita spesso di inserire bambini che arrivano con tutti i loro oggetti transizionali, il ciuccio, il biberon, il pannolino, poi, improvvisamente, spariscono solo perchè sono entrati a scuola e, di consegnuenza ,sono  diventati grandi. Non diventa una scelta ma un obbligo dall’ esterno.

Francesca: Con Ernesto volevamo mettere in evidenza l’importanza, per il bambino, di maturare una scelta in modo consapevole. I genitori dovrebbero accompagnare in maniera graduale il proprio figlio in questo percorso di separazione e di crescita. La lettura di questo libro, ci piace pensare, possa essere uno strumento che aiuta le famiglie e il bambino in questo passaggio.

Trovate che quella dell’autonomia sia l’unica chiave di lettura? Perché un’educatrice/insegnante dovrebbe adottarlo? 

Claudia: il libro può avere diverse chiavi di lettura, a seconda della prospettiva con cui lo si guarda o lo si legge. E’ possibile focalizzare l’attenzione sull’autonomia, sulla capacità che abbiamo tutti di affrontare le proprie paure oppure sulla possibilità che gli oggetti circostanti diventino qualcosa di diverso.

Francesca: Un’educatrice/insegnante dovrebbe adottarlo proprio perchè ha tante chiavi di lettura poste su piani diversi. Ciascun bambino, quindi, può attivare canali emotivi ed espressivi differenti, a seconda delle proprie necessità, esperienze e consapevolezze.

Se non foste le autrici di Ernesto e lo trovaste in libreria, cosa vi sedurrebbe al punto da farveloo acquistare? 

Claudia: La faccia di Ernesto, l’illustratrice, Elisa Rocchi, è stata bravissima… è riuscita a capire ciò che doveva trasmettere Ernesto in questo suo viaggio di crescita.

Francesca: La faccia intesa come espressività; inoltre c’è grande pulizia nelle immagini. Questo permette ad ogni bambino di immedesimarsi facilmente in Ernesto.

 

Perché estato realizzato con una grafica così essenziale, poche immagini su uno sfondo bianco o nero? 

Claudia e Francesca: I bambini sono essenziali, non hanno bisogno di tanti particolari, il rischio, se ci sono troppi stimoli visivi,  è che si perdano e, quindi, l’attenzione vada verso un elemento meno importante rispetto al nucleo centrale della narrazione. Noi volevamo che l’attenzione fosse concentrata sulle immagini e sulla storia.

Ernesto cavaliere coraggioso

Chi è la Maglio editore?

Claudia: e’ una piccola casa editrice di San Giovanni in Persiceto. Marco Maglio e il suo staff di giovani ragazzi, finora si sono occupati, in modo particolare della storia di Persiceto e Bologna. Con la Piccola Simo, libro illustrato da Elisa Rocchi, sul primo giorno di scuola Primaria, ha esteso il suo interesse verso le storie per bambini.

Francesca: Con Ernesto, la collana Esploratori, ha allargata, ulteriormente, la forbice dei lettori interessando bambini dai 2 ai 6 anni,.

La parola ai piccoli lettori di Ernesto: cosa ne pensano?

Claudia: Ernesto è stato scritto pensando alla fascia di bambini dai 2 ai 4 anni. Quando il libro si è concretizzato, lo abbiamo portato a scuola e letto nelle varie sezioni….ci siamo meravigliate ! Nonostante ci fossero ciuccio, pannolino e biberon anche i bambini più grandi erano affascinati e coinvolti dalla storia. Attenti ai particolari che possono sfuggira a quelli più piccolini. Siamo state anche intervistate da una radio di minorenni, sempre di Persiceto, RadioImmaginaria (www.radioimmaginaria.it, o su fb radioimmaginaria ), e anche loro sono stat colpite dalla storia.

Ernesto con la spada biberon affronta il mostro

Francesca: I bambini parlano attraverso le espressioni. Quando ascoltiamo i bambini parlare o commentare Ernesto ci accorgiamo di quanto, ognuno di loro, lo viva diversamente Ad esempio, una bambina di 5 anni parlando della pagina nera l’ha definita “il vuoto”, un altro bambino nel vedere l’incubo di Ernesto lo definisce “Un animale feroce con dei denti aguzzi”, un altro bambino del Nido chiedeva a tutti gli adulti se anche loro avessero la spada come Ernesto. Al Nido, le insegnanti chiedevano in quali parti del corpo i bambini avessero il loro coraggio e tutti, dovendolo pensare, hanno scoperto di possederlo.

Claudia e Francesca: Insomma è un libro che dice ma, soprattutto, può far dire tanto.