L’attenzione alle nuove generazioni e ai migranti; la ricerca e l’esplorazione dei confini tra culture; l’esplorazione delle fratture relazionali e delle frammentazioni sociali; l’apertura a una molteplicità dei linguaggi e di storie; il riconoscimento e la valorizzazione delle emozioni; il lavoro in contesti caratterizzati da debolezza, fragilità, incertezza, insicurezza, disagio; la capacità di raccogliere gruppi intorno a sé o addirittura interi quartieri e comunità. Sono solo alcuni dei significati che il teatro può assumere seguendo le premesse teoriche e le proposte pratiche narrate ne Le invisibili. Pensato per l’università, il libro è rivolto a tutti coloro che operano nel mondo della formazione e sono alla ricerca di nuovi approcci per dare valore al vissuto dei singoli soggetti educativi. L’educatore vi troverà un valido supporto per: conoscere e analizzare esperienze educative in cui il teatro diventa strumento di potenziamento dell’autonomia dell’individuo, di riconoscimento della propria identità, di attivazione di processi di cambiamento e di partecipazione; progettare interventi educativi in cui il teatro, come strumento di mediazione didattica, attivi una prospettiva di empowerment per i soggetti e la comunità, e di valorizzazione del confronto con gli altri, della solidarietà e della cooperazione; costruire e valorizzare reti di collaborazione fra esperti del mondo dell’educazione e della formazione con esperti del teatro in contesti educativi difficili e nel disagio sociale.
Le invisibili è arricchito da una esauriente bibliografia ragionata su teatro, narrazione, scuola e cittadinanza, e contiene un monologo inedito dell’autrice, Sono stufa (2014).
Le invisibili
Narrare il teatro come strumentalità per le professionalità educative
Categoria: MaglioX
12,50 €
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