Le lettere perdute di Amarna

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  • Edizione: ottobre 2013
  • ISBN: 9788897195252
  • Pagine: 304
  • Progressivo: V
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15,90 

Antico Egitto, XIV secolo a.C. Il regno del vecchio faraone Amenhotep III è al tramonto. Mentre la maggior parte della gente vive nella miseria, senza altra consolazione che le tradizioni e la venerazione degli dèi, nella capitale Tebe il potere è in mano ai sacerdoti del tempio di Karnak, uomini dissoluti e corrotti, incuranti dei culti ma avidi di ricchezze e piaceri. Quando il giovane e ambizioso Meryra, appena giunto in città per studiare nella Casa della Vita, assiste alle atroci violenze perpetrate su una donna nubiana e sulla sua piccola figlia dai sacerdoti stessi, la rabbia e la vergogna di far parte di quell’ambiente ipocrita e disumano è tale da spingerlo a lasciare gli amatissimi studi. Sarà l’incontro con il futuro faraone Akhenaton a mutare le sorti della sua vita. Mosso dalla speranza che la rivoluzione monoteista di Akhenaton scardini il potere dei sacerdoti, Meryra la appoggia e assurge alle più alte cariche del regno. Ma contro la brama di potere degli uomini nemmeno l’unico dio Aton potrà nulla e mentre a Tebe scoppia la rivolta, Meryra sarà chiamato a un ultimo atto di obbedienza in nome del solo ideale più potente degli dèi: l’amore.Attraverso lo scambio di lettere tra i protagonisti, in gran parte realmente esistiti, il romanzo ci conduce dentro una delle pagine più oscure e affascinanti della storia dell’Antico Egitto, che gli Egiziani stessi cercarono di cancellare. Tentazione del potere e morale, sogni eroici e tradimenti, ma anche amicizia, gelosia, vecchiaia e morte: nelle Lettere perdute di Amarna Barbara Faenza, egittologa, mette al bando mistero, magia e i soliti cliché del romanzo storico. Qui tutto pulsa di vera vita, la civiltà egizia non viene mitizzata ma resa per quella che era: straordinaria e più vicina a noi di quanto si possa pensare.

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