Attraverso la lettura di queste pagine possiamo conoscere la vita di Zelinda Resca, detta Lulù (1924-1999). Nata nel nostro territorio emiliano, da una famiglia povera e contadina, ha affrontato numerose vicissitudini. Nel periodo della Seconda guerra mondiale ha combattuto come partigiana nella 4^ brigata Venturoli Garibaldi. Per questo ha fronteggiato la clandestinità, il carcere e addirittura l’esperienza in un manicomio criminale, lontana dai suoi familiari ed amici, in una regione del sud Italia. A causa di queste tribolazioni si è ammalata.
Numerose sono le testimonianze d’affetto e di vicinanza da parte di persone che l’hanno conosciuta, ma anche di chi non l’aveva mai vista. Il libro è corredato di fotografie, documenti e testimonianze. La generosità di questa donna verso tutti è sancita anche nel dono che, in un testamento, ha voluto lasciare all’Istituto Ramazzini: la casa dove viveva.
Ulteriori Informazioni e rassegna stampa