La contrada Mirasole

Circolo Fratellanza Operaia, S.G. Persiceto (Bo): presentazione “La contrada Mirasole” – 5 luglio 2012

Giovedì 5 luglio, ore 20.30
Circolo di Fratellanza Operaia, piazzetta Betlemme, San Giovanni in Persiceto (Bologna)

Presentazione del volume di Vittorio Maccaferri: La contrada Mirasole. Una piccola storia persicetana del XX secolo.

Converseranno con l’autore:
Loris Fava, Eleonora Grandi, Giorgio Veronesi

Al termine della presentazione verrà offerto un rinfresco

“La contrada Mirasole” è l’autobiografia dell’architetto Vittorio Maccaferri. Il racconto di vita diventa l’occasione per ricostruire la storia di San Giovanni in Persiceto dal 1937 a oggi e in particolare la storia della contrada Mirasole, ossia il quartiere situato tra via Mazzini, via Roma, via Matteotti e viale Puppini. Un’infanzia trascorsa in ristrettezze economiche e ambientali, comuni peraltro alla maggior parte dei coetanei e forse anche per questo, oltre che per il carattere giocoso del narratore, accettata e ricordata con serena nostalgia. Rallegrano la narrazione, il vissuto e le azioni di una folla eterogenea di personaggi, elencati e descritti con tratti semplici e definitivi: i familiari (otto tra fratelli e sorelle), i clienti dell’osteria retta dall’energica mamma, gli amici d’infanzia, i colleghi di studio e di lavoro, i vicini di rione. E poi concittadini, insegnanti, muratori, contadini, poliziotti e sindacalisti, soldati tedeschi e americani. L’Italia esce dalla guerra prostrata ma ferve per ricostruirsi in fretta. Anche il paese cresce, insieme all’autore, e diventa cittadina: dolori, lutti, incertezze, difficoltà ma tanta voglia di riuscire. Una gentile ironia permea tutto il racconto, interessante anche per le fotografie e i documenti d’epoca, selezionati con cura dall’autore. Sarà infine fonte di curiosità (ma anche una necessità) la consultazione delle note a piè di pagina in cui vengono riportate le traduzioni dei sapidi termini dialettali che nel corso del racconto indicano gli oggetti, le azioni quotidiane e quelle lavorative. Cose, costumi e mestieri spesso caduti nell’oblio, come purtroppo sta accadendo per l’intero patrimonio sotteso alla lingua che fu dei nostri padri.

dalla prefazione di Giorgio Veronesi

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