Che ne sai tu di un campo di grano

pastamadre.blogspot.it, 11 dicembre 2012

Storie

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Ci sono storie che vale la pena raccontare.
Ci sono storie che a volte rappresentano il punto esatto in cui vorremmo arrivare.
Ci sono storie che ci servono per affrontare dei momenti di passaggio.
Storie di cambiamento.

Ho ricevuto l’invito a partecipare alla presentazione di un piccolo libro, scritto da una nostra “spacciatrice” locale.
Un libro che racconta ricette e consigli, ma che è sopratutto una storia di vita, di cambiamento, di passaggio, di scopertà.

Per di più, un libro pubblicato da una piccola e giovanissima (in tutti i sensi) casa editrice (Maglio Editore), anch’essa locale (di San Giovanni in Persiceto), a cui va la mia più grande simpatia e il mio pieno appoggio (anche se ancora non ci siamo conosciuti), merita ancora di più la nostra attenzione.
Perchè fondare una casa editrice indipendente, ora come ora, è davvero un gesto di coraggio e di speranza.
L’ennesimo e barbarico yawp sopra i tetti del mondo, un grido che ci porta il nostro attaccamento alla vita, alla terra, a noi.
Trovo molte affinità col farsi il pane in casa, con la pasta madre.

Per di più, con piacere scopro che la nostra Comunità del Cibo è citata tra le pagine del libro, e questo non può che farmi ancora di più augurare le migliori delle fortune per questa pubblicazione.

“Il lievito madre è quel piccolo impasto che sostituisce il lievito di birra per fare il pane in modo naturale. Viene rigenerato ogni volta che si fa un impasto nuovo e può essere conservato in frigorifero tre o quattro giorni. È possibile ricevere un poco di questo “impasto madre” da qualche amico o “spacciatore” che si può
contattare sul sito www.pastamadre.net della Comunità del Cibo Pasta Madre.”

Non mi esprimo sul libro, perchè ancora non l’ho letto, ma vi invito alla presentazione del prossimo venerdì sera, alla quale, se le mie trasferte in giro per l’Italia me lo consentiranno, dovrei esserci anche io.

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