Da sindaco della fascia alla fascia da sindaco

www.paolopanzacchi.it – venerdì 5 giugno 2015

Oggi parliamo con grande piacere con Andrea Pelacani nato nel 1977, bolognese di Argelato e residente a Poggio Renatico, è tifoso per motivi anagrafici solo dalla seconda metà degli anni Ottanta con il Puffo Marronaro come primo idolo giovanile, allena con passione i pulcini del suo paese d’origine, ama le letture sportive e ha una sola grande certezza: non smetterà mai di seguire il Bologna. Ci ha regalato il suo primo libro, edito Maglio Editore, “Da sindaco della fascia, alla fascia di sindaco – Il Bologna di Carlo Nervo”.

Chi è Andrea Pelacani?

Sono un impiegato postale grande appassionato di letture sportive, in primis di storie di calcio e ovviamente di tutto ciò che concerne il Bologna, di cui sono un tifoso fedele (sono abbonato da oltre vent’anni, ma solo per motivi anagrafici..) e nostalgico. Qualche anno fa, quando il mio palpitante seguire fin da bambino delle sorti di questa squadra si unisce alla mia facilità nel ricordare tanti eventi legati ad una maglia a due ben distinti e imprescindibili colori, l’idea di effettuare un’incursione nel campo della scrittura da vero e proprio protagonista mi entra a gambe unite nel cervello. Si tratta di un’esperienza per me inedita e dal sapore di sfida personale, ma che decido di raccogliere senza paura in quanto mi reputo un discreto “custode della memoria”, una sorta di piccolo “Civ” della Bassa, giusto per fare un paragone, forse improbabile ma convincente, quasi da Davide (io) contro Golia (Gianfranco Civolani). E poi se qualche amico mi ha affibbiato il soprannome di “Almanacco” un motivo ci deve pur essere… Passare dunque dalla mente alla tastiera diventa semplice ma nello stesso tempo impegnativo. D’altronde, riuscire a coniugare lavoro, famiglia (sono sposato con Federica e abito a Poggio Renatico) e impegni vari (alleno ad Argelato, mio paese d’origine, la squadra locale degli Esordienti) non è mai una formalità.

“Da sindaco della fascia, alla fascia di sindaco” racconta la storia di uno dei calciatori più rappresentativi del Bologna degli ultimi anni, quella di Carlo Nervo. Come mai hai scelto di parlarci proprio di lui? Che ricordo hai di questo giocatore?

Vorrei prima di tutto precisare che non si tratta della classica biografia dedicata ad un calciatore ma il mio è racconto che abbraccia un periodo preciso della storia rossoblu, ovvero dal 1994 al 2007, anni che hanno visto passare da queste parti campioni di rango internazionale e mondiale, oltre a tecnici di valore e dal carisma inequivocabile. Baggio, Signori, Ulivieri, Mazzone non sono affatto nomi messi giù a caso… Carlo Nervo è a mio avviso il giocatore che rappresenta al meglio questa era calcistica e ho cercato quindi di elevare al rango di protagonista proprio lui, l’indimenticata eclettica ala destra vicentina, il recordman di presenze degli ultimi quarant’anni, dalla C alla A con il Bologna, passando per l’Europa e riuscendo persino ad indossare la maglia azzurra della Nazionale. Senza dubbio tra i giocatori più amati di sempre dai tifosi per la professionalità, l’umiltà e l’abnegazione con cui ha solcato per anni il lato destro del campo . Il mio è anche un omaggio indiretto al presidente Gazzoni, l’uomo della rinascita. Se poi c’è stata in seguito una discutibile caduta, questa è un’altra storia. Mi ha inoltre incuriosito il percorso post calcistico di Carlo, diventato primo cittadino del suo paese d’origine, Solagna, e nel contempo imprenditore nel settore dell’arredamento. In poche parole, con questo volume mi sono di fatto autoproclamato portatore sano dell’affetto dei tifosi nei confronti di questo ottimo giocatore, persona gentile e garbata che ho avuto il piacere di conoscere e che nonostante gli anni trascorsi dal suo addio al calcio, non ha lasciato veri e propri “eredi” sul campo. Ali come Nervo da queste parti sono ormai in via d’estinzione.

Nel tuo libro ci hai fatto rivivere i grandi fasti di un Bologna Football Club che ormai sembra svanito nella memoria. Quali episodi, da tifoso, ricordi con maggior emozione del periodo dei rossoblu che hai descritto in queste pagine?

Ce sono vari ma senza alcun dubbio l’incornata rabbiosa di Giorgio Bresciani al Chievo, rete al fotofinish che valse la promozione in A nella stagione 1995-96, occupa il primo posto nella mia personale top five…quell’urlo dello stadio da pelle d’oca perenne ancora non lo dimentico, peccato, che il cross vincente l’abbia effettuato Doni e non Carletto, per non parlare poi dell’arrivo di Roby Baggio, certe sue reti mi hanno addirittura commosso. Il ritorno in Europa con il gol di Nervo a Lisbona. Il 3-0 inflitto alla Juve di Lippi in mezz’ora, la cavalcata europea con la finalissima sfiorata! Momenti intensi di storia rossoblu, nostalgia più che canaglia quando si pensa al presente.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Prima di tutto spero che il Bologna ritorni in fretta agli antichi (ma non troppo) fasti. La nuova società ha tutte le carte in regola per farlo. Dal canto mio,non mi reputo ovviamente uno scrittore ma resto un tifoso devoto. La lettura e la scrittura mi appassionano sempre e al momento sto ricercando e raccogliendo il materiale per un altro progetto, ovviamente sul genere calcistico-letterario.. e quale altrimenti,no? Ho già le idee chiare su come predisporre il lavoro che quando si fa con passione si trasforma sempre in puro divertimento.. se poi in futuro diventerà un libro ne sarò ben lieto… intanto Forza Bologna!!

Da sindaco della fascia alla fascia da sindaco

Andrea Pelacani ospite di Zerocinquantuno.it

Da sindaco della fascia alla fascia da sindaco

blog.libero.it/dottormanser

DA SINDACO DELLA FASCIA ALLA FASCIA DA SINDACO

Si torna a parlare di calcio nel blog del Doc. Lo faccio molto volentieri perché il libro di Andrea Pelacani “Da sindaco della fascia alla fascia di sindaco” (Maglio Editore) è un libro appassionato e appassionante, che ha “preso” anche me che tifoso non sono mai stato; oltre ad essere nauseato dal calcio ad alti livelli di oggi, sono orfano da anni di eroi calcistici. I miei miti si chiamavano Meroni, Zigoni, Vendrame, Garlaschelli, Best, Gascoigne: gente che rompeva gli schemi dentro e fuori dal campo. Carlo Nervo non aveva nulla a che fare con gli “artisti” qui citati, ma era senza dubbio un GRANDE, un grande giocatore e, da quel che traspare dalle pagine di Pelacani, un grande uomo. Giocatori come Nervo sono quelli che mi piace portare da esempio ai giovani che alleno, uomini che sanno cosa significa sacrificio, che non si arrendono mai, che hanno gambe, cuore e polmoni. Uomini con la U maiuscola.

“Da sindaco della fascia alla fascia di sindaco” è la storia di Carlo Nervo e del suo Bologna, che lo ha visto protagonista dal 1994 al 2007, tra alti e bassi, più alti che bassi nonostante le gioie del tifoso rossoblu siano state assaporate col contagocce da cinquant’anni a questa parte. Ma forse, proprio per questo, il tifoso del Bologna ha la (vera) passione marchiata indelebilmente nel proprio dna. L’autore infatti la mette bene in evidenza tra le pagine del suo libro. La passione è anche il marchio di fabbrica di Carlo Nervo, che dopo aver attaccato le scarpe al chiodo ha continuato a mettercela (la passione) in tutte le altre attività che ha svolto, in primis quella di sindaco del piccolo comune di Solagna.

Seppur vagamente, ho associato il libro di Pelacani al mio “Far West Lazio – Il volo di Uccellino” perché anch’io ho voluto omaggiare un calciatore (mio padre in questo caso) che non era una prima donna ma che macinava chilometri sulla fascia di un campo di calcio. Inoltre ho voluto fotografare un calcio (e un mondo) che purtroppo non esiste più. Ma per fortuna, qualche grande uomo/calciatore esisterà sempre. 

Un bravo sincero ad Andrea Pelacani per un libro tra l’altro scritto molto bene, approfondito e… sudato. Richiedetelo tramite i canali di vendita in internet, a Maglio Editore o contattate l’autore su Facebook.

Statemi benone!

Da sindaco della fascia alla fascia da sindaco

ilpallonegonfiato.com – 29 ottobre 2014

Buon compleanno a Carlo Nervo


L’ex calciatore rossoblù compie oggi 43 anni. Con la casacca rossoblù ha giocato ben 417 partite ufficiali risultando il quarto giocatore più presente nel Bologna

- di Massimo Righi -

Carlo Nervo, quarto rossoblù più presente di sempre con 417 presenze nel Bologna

Carlo Nervo, quarto rossoblù più presente di sempre con 417 presenze nel Bologna

Compie oggi 43 anni Carlo Nervo, ala del Bologna dal 1994 al 2007 con cui ha raggiunto le 417 partite ufficiali al pari di un altro Carlo, Reguzzoni, nella classifica dei giocatori rossoblù più presenti di sempre. Veneto di Bassano del Grappa, è diventato una delle principali icone del Bologna FC dalla gavetta fino all’Europa.

Il giocatore – Carlo Nervo è stato uno dei più grandi giocatori del passato recente del Bologna. Arrivato nel 1994, ha giocato in tutti i ruoli della fascia destra nel Bologna, dall’attacco fino al terzino, come quando in serie B Ulivieri lo riciclava esterno basso affidandosi alla sua duttilità e al suo spirito di sacrificio. Nervo era l’ala vecchio stampo, saltava l’uomo, crossava come pochi e macinava chilometri sulla destra senza mai mollare un centimetro. Il suo grande spirito di abnegazione e la sua predisposizione all’adattarsi alle evenienze del campo, hanno fatto sì che la piazza lo apprezzasse sin dal suo arrivo, quando il presidente Gazzoni lo acquistò dal Mantova per il suo Bologna che puntava alla risalita dalla C1. Ulivieri, Buso, Mazzone, Guidolin ne hanno potuto sfruttare le grandi doti di gioco e anche umane, perché Nervo non ha mai polemizzato, né alzato la voce contro nessuno, accettando da grande professionista le decisioni dei suoi tecnici. In quasi tredici anni di permanenza in rossoblù, Nervo ha anche segnato 42 reti, di cui 18 in serie A. Leader silenzioso, determinato e schivo, aveva sposato la causa rossoblù in tutto e per tutto.

La carriera – Acquistato nel 1994 quando il Bologna militava in serie C1, è fra i protagonisti della promozione in B e proprio in serie cadetta, con i suoi 7 gol, diviene capocannoniere del Bologna che a fine stagione salirà in serie A. In massima serie segna il suo primo gol contro il Verona alla seconda di campionato al Bentegodi, gara che finisce 2-0 per i rossoblù. Da quel momento in poi Nervo, già punto fisso dell’undici titolare, si affermerà sempre più come uno degli esterni di maggior talento del panorama italiano, al punto che nel 2002 viene convocato nella Nazionale Italiana nella partita fra Italia e Turchia da Giovanni Trapattoni. Saranno sei i gettoni con la maglia azzurra per lui. Con il Bologna, Nervo esordirà anche nelle competizioni europee, giocando ben 11 gare in Coppa Uefa e 12 di Intertoto, Coppa che vincerà nel 1998. Con la retrocessione del clu rossoblù nel 2005, non verrà riconfermato in B fra lo stupore generale, ma la lontananza dalle Due Torri durerà solo 6 mesi, perché nel gennaio 2006, Nervo tornerà in rossoblù dove chiuderà la carriera nel 2007, dopo 417 presenze in rossoblù. Dopo il ritiro, è stato sindaco del paese di Solagna, in provincia di Vicenza, inoltre Andrea Pelacani ha pubblicato un libro su di lui intitolato “Da sindaco della fascia alla fascia da sindaco. Il Bologna di Carlo Nervo (1994-2007)”.

Da sindaco della fascia alla fascia da sindaco

Foglio Aperto n. 4/5 – 2014

foglioaperto4-2014DEFINITIVO_163_220-page-023

Pagina 1 di 212