Hello Wamba

ilcarrettinodelleidee.com, 23 dicembre 2013

Paolo Genovesi e il progetto Hello Wamba

 Scritto da  Matteo Selleri – Lunedì, 23 Dicembre 2013 15:51
Nella foto Paolo Genovesi

Fotografo professionista da più di vent’anni, ha immortalato alcune delle principali manifestazioni sportive nazionali ed internazionali, in particolare di atletica leggera, calcio, ginnastica e canottaggio, collaborando in quest’ultima disciplina, con la Federazione Italiana. Oggi si dedica a documentare la cronaca di Ravenna, la sua città natale.

Ecco Paolo Genovesi, noto fotografo, giramondo per lavoro, grande animo e sensibilità assoluta, percorre da tempo con grande coraggio e senso di responsabilità il sentiero della solidarietà nei luoghi dove la vita vale meno di un volo d’insetto, dove un figlio disabile è da abbandonare in pasto agli animali della savana, come si faceva nella società spartana,  quando i bambini deformi venivamo buttati dal Monte Taigeto..

L’incontro con un medico che lavora in Africa gli ha fatto dirottare l’obiettivo suo e della macchina fotografica, allargandone non solo il diaframma e la messa a fuoco, ma anche la visione del mondo, di un mondo. Che c’è, che esiste, che vive. A fatica, ma vive.

Chi è Paolo Genovesi?

Sono nato a Ravenna nel 1969. Fin da piccolo ho avuto la passione per la fotografia, che mi ha portato nel tempo ad intraprendere la professione attuale. Sono fotografo da più di 20 anni. Ho lavorato nell’ambito sportivo e nella cronaca con la possibilità di viaggiare per il mondo. In questi ultimi anni mi sono dedicato maggiormente al sociale con la realizzazione di diverse pubblicazioni a tema.

Per dieci giorni ti sei è immerso nella realtà africana di Wamba, villaggio a sette ore di auto da Nairobi (Kenya). Hai immortalato quella realtà. Ne sono nati un libro e un dvd – Hello Wamba (Maglio Editore), che raccontano la quotidianità all’interno ed all’esterno dell’ospedale locale. L’obiettivo è raccogliere fondi. E’ così?

Sì e questo perché io e Marco Tarozzi, che ha curato i testi, pensiamo che un libro sia la diffusione di una realtà, oltre che una testimonianza immortale.

Ci parli di Wamba?

Avevo già avuto, per motivi professionali, la possibilità di andare in Kenya. Questa volta, però, ho conosciuto una situazione completamente diversa. Mi riferisco alla struttura del Catholic Hospital di Wamba, dove volontari medici, fisioterapisti e farmacisti si occupano della salute e del sostentamento della popolazione locale, per la maggior parte dedita alla pastorizia. Wamba si trova nella regione dei Samburu, a circa 600 km a nord di Nairobi, un altopiano a 1200 metri   di altitudine. La popolazione appartiene alle tribù dei Samburu e dei Turcana e convive con il rischio quotidiano degli animali che popolano la savana. Un pericolo in più oltre a quello delle diverse malattie ed infezioni delle quali, appunto, si prende cura il Catholic Hospital.

Il tuo rapporto con l’Africa ?

L’Africa è un territorio esteso pieno di colori, luci, profumi, odori, rumori e grandi silenzi che ti entrano nella testa e nell’animo. Inoltre, pur tra le tante difficoltà, il popolo africano manifesta sempre cordialità ed accoglienza attraverso grandi sorrisi, soprattutto dei bambini. Il desiderio di vedere l’Africa mi è venuto dopo aver conosciuto un medico, che mi aveva parlato di Wamba. Mi auguro che con il libro e il cd riesca a sensibilizzare tante persone nei confronti del progetto “Hello Wamba”.

Hai sempre manifestato sensibilità nei confronti dei poveri e dei disabili. Giusto?

Prima di partire per Wamba avevo già avuto modo di entrare in contatto con il mondo della disabilità, avendo realizzato un libro, “Liberi di sognare”, che parla di 11 atleti paralimpici. A Wamba all’interno dell’ospedale vi è un reparto dedicato esclusivamente alle persone con disabilità, sia motoria che mentale. A Wamba, come in altre parti dell’Africa, persone disabili vengono generalmente abbandonate, quindi con un elevato rischio di morte.  Presso l’ospedale scampano a questa fine ed hanno anche la possibilità di ricevere cure.

La fotografia ci aiuta a combattere il tempo che scorre e a dare testimonianze. Del tuo libro, cosa desideri rimanga maggiormente impresso nel lettore?

Mi piacerebbe che le immagini del libro avvicinassero a persone e terre che sembrano tanto lontane.

I tuoi progetti futuri?

Sto lavorando a due nuovi libri e a un video, uno a carattere sportivo ed uno a carattere sociale.

Hello Wamba

Modena24.net – 6 dicembre 2013

“Hello Wamba”: sabato 7 dicembre l’incontro con i protagonisti della mostra fotografica per la raccolta fondi

hello Wamba

Il fotografo Paolo Genovesi, il giornalista Marco Tarozzi, il Dott. Ettore Mazzucchelli e il Dr. Giuseppe Masini dell’omonima Farmacia di Piumazzo incontreranno il pubblico domani alle 15.30 presso il Centro Medico di Piumazzo in occasione della chiusura della mostra

Si chiude domani presso il Centro Medico Piumazzo in via dei Mille 26 a Piumazzo di Castelfranco Emilia la mostra fotografica “Hello Wamba”. Le bellissime immagini del fotografo ravennate Paolo Genovesi testimoniano la quotidianità del Catholic Hospital di Wamba, un ospedale con 200 posti letto situato in mezzo alla savana 600 km a Nord di Nairobi. Il Consorzio Infarmacia Farmanetwork ha finanziato il progetto che vede raccolte le fotografie nel libro omonimo di 152 pagine edito da Maglio Editore, con testi del giornalista bolognese Marco Tarozzi in collaborazione con il dr. Ettore Mazzucchelli di Busto Arsizio – che segue la farmacia di Wamba da ormai 20 anni – e con lo stesso Masini. I proventi della vendita del libro saranno destinati alla farmacia di questo ospedale. Sarà possibile avere il volume con una donazione minima di 15 euro all’Associazione “Insieme per Wamba” Onlus.

I quattro “protagonisti” del libro (Mazzucchelli, Masini, Genovesi e Tarozzi) si ritroveranno presso il Centro Medico Piumazzo domani pomeriggio sabato 7 dicembre alle ore 15.30 per un incontro col pubblico in occasione della chiusura della mostra, a cui seguirà un rinfresco.

Una mostra fotografica e un libro per raccogliere fondi a favore della farmacia di un ospedale africano. Un’iniziativa che rientra tra i progetti che il Consorzio Infarmacia Farmanetwork ha attivato a favore del Catholic Hospital di Wamba in Kenya, e che vedono in prima fila farmacisti come il modenese Giuseppe Masini titolare dell’omonima farmacia di Piumazzo di Castelfranco Emilia e consigliere del direttivo di Federfarma Modena, nonché rappresentante del Consorzio InFarmacia Farmanetwork.

Hello Wamba

Tipi Tosti – 2 dicembre 2013

Paolo Genovesi e il progetto Hello Wamba

Fotografo professionista da più di vent’anni, ha immortalato alcune delle principali manifestazioni sportive nazionali ed internazionali, in particolare di atletica leggera, calcio, ginnastica e canottaggio, collaborando in quest’ultima disciplina, con la Federazione Italiana. Oggi si dedica a documentare la cronaca di Ravenna, la sua città natale.

Ecco Paolo Genovesi, noto fotografo, giramondo per lavoro, grande animo e sensibilità assoluta, percorre da tempo con grande coraggio e senso di responsabilità il sentiero della solidarietà nei luoghi dove la vita vale meno di un volo d’insetto, dove un figlio disabile è da abbandonare in pasto agli animali della savana, come si faceva nella società spartana,  quando i bambini deformi venivamo buttati dal Monte Taigeto..

L’incontro con un medico che lavora in Africa gli ha fatto dirottare l’obiettivo suo e della macchina fotografica, allargandone non solo il diaframma e la messa a fuoco, ma anche la visione del mondo, di un mondo. Che c’è, che esiste, che vive. A fatica, ma vive.

Chi è Paolo Genovesi?

Sono nato a Ravenna nel 1969. Fin da piccolo ho avuto la passione per la fotografia, che mi ha portato nel tempo ad intraprendere la professione attuale. Sono fotografo da più di 20 anni. Ho lavorato nell’ambito sportivo e nella cronaca con la possibilità di viaggiare per il mondo. In questi ultimi anni mi sono dedicato maggiormente al sociale con la realizzazione di diverse pubblicazioni a tema.

Per dieci giorni ti sei è immerso nella realtà africana di Wamba, villaggio a sette ore di auto da Nairobi (Kenya). Hai immortalato quella realtà. Ne sono nati un libro e un dvd – Hello Wamba (Maglio Editore), che raccontano la quotidianità all’interno ed all’esterno dell’ospedale locale. L’obiettivo è raccogliere fondi. E’ così?

Sì e questo perché io e Marco Tarozzi, che ha curato i testi, pensiamo che un libro sia la diffusione di una realtà, oltre che una testimonianza immortale.

Ci parli di Wamba?

Avevo già avuto, per motivi professionali, la possibilità di andare in Kenya. Questa volta, però, ho conosciuto una situazione completamente diversa. Mi riferisco alla struttura del Catholic Hospital di Wamba, dove volontari medici, fisioterapisti e farmacisti si occupano della salute e del sostentamento della popolazione locale, per la maggior parte dedita alla pastorizia. Wamba si trova nella regione dei Samburu, a circa 600 km a nord di Nairobi, un altopiano a 1200 metri   di altitudine. La popolazione appartiene alle tribù dei Samburu e dei Turcana e convive con il rischio quotidiano degli animali che popolano la savana. Un pericolo in più oltre a quello delle diverse malattie ed infezioni delle quali, appunto, si prende cura il Catholic Hospital.

Il tuo rapporto con l’Africa ?

L’Africa è un territorio esteso pieno di colori, luci, profumi, odori, rumori e grandi silenzi che ti entrano nella testa e nell’animo. Inoltre, pur tra le tante difficoltà, il popolo africano manifesta sempre cordialità ed accoglienza attraverso grandi sorrisi, soprattutto dei bambini. Il desiderio di vedere l’Africa mi è venuto dopo aver conosciuto un medico, che mi aveva parlato di Wamba. Mi auguro che con il libro e il cd riesca a sensibilizzare tante persone nei confronti del progetto “Hello Wamba”.

Hai sempre manifestato sensibilità nei confronti dei poveri e dei disabili. Giusto?

Prima di partire per Wamba avevo già avuto modo di entrare in contatto con il mondo della disabilità, avendo realizzato un libro, “Liberi di sognare”, che parla di 11 atleti paralimpici. A Wamba all’interno dell’ospedale vi è un reparto dedicato esclusivamente alle persone con disabilità, sia motoria che mentale. A Wamba, come in altre parti dell’Africa, persone disabili vengono generalmente abbandonate, quindi con un elevato rischio di morte.  Presso l’ospedale scampano a questa fine ed hanno anche la possibilità di ricevere cure.

La fotografia ci aiuta a combattere il tempo che scorre e a dare testimonianze. Del tuo libro, cosa desideri rimanga maggiormente impresso nel lettore?

Mi piacerebbe che le immagini del libro avvicinassero a persone e terre che sembrano tanto lontane.

I tuoi progetti futuri?

Sto lavorando a due nuovi libri e a un video, uno a carattere sportivo ed uno a carattere sociale.

                                                                                                                Matteo Selleri

Hello Wamba

LaNuovaPrimaPagina.it – 22 novembre 2013

22/11/2013

“Hello Wamba”, una mostra per raccogliere fondi per un ospedale in Kenya

Foto di Paolo Genovesi e fondi in beneficenza. Finanziato anche un libro

 

“Hello Wamba”, una mostra per raccogliere fondi per un ospedale in Kenya
Inaugura oggi al centro medico di Piumazzo l’esposizione voluta da Giuseppe Masini

Una mostra fotografica e un libro per raccogliere fondi a favore della farmacia di un ospedale africano. Un’iniziativa che rientra tra i progetti che il Consorzio Infarmacia Farmanetwork ha attivato a favore del Catholic Hospital di Wamba in Kenya, e che vedono in prima fila farmacisti come il modenese Giuseppe Masini, titolare dell’omonima farmacia di Piumazzo di Castelfranco Emilia e consigliere del direttivo di Federfarma Modena, nonché rappresentante del Consorzio InFarmacia Farmanetwork.
Oggi alle 10 presso il Centro Medico Piumazzo in via dei Mille 26 a Piumazzo di Castelfranco verrà inaugurata la mostra fotografica “Hello Wamba”. Le bellissime immagini del fotografo ravennate Paolo Genovesi testimoniano la quotidianità del Catholic Hospital di Wamba, un ospedale con 200 posti letto situato in mezzo alla savana 600 km a Nord di Nairobi. Il Consorzio Infarmacia Farmanetwork ha finanziato il progetto che vede raccolte le fotografie nel libro omonimo di 152 pagine edito da Maglio Editore, con testi del giornalista bolognese Marco Tarozzi in collaborazione con Ettore Mazzucchelli e con lo stesso Masini. I proventi della vendita del libro saranno destinati alla farmacia di questo ospedale, presso il quale si è recato lo stesso Masini nel gennaio scorso, assieme a Mazzucchelli che segue la farmacia di Wamba da 20 anni.

Hello Wamba

Modena24.net – 3 novembre 2013

Hello Wamba: continua fino al 7 dicembre la mostra fotografica a Piumazzo

hello Wamba

Continua fino al 7 dicembre presso il Centro Medico Piumazzo l’evento che vede protagonisti il fotografo Paolo Genovesi, il giornalista Marco Tarozzi, il dr. Ettore Mazzucchelli e il farmacista Giuseppe Masini dell’omonima farmacia di Piumazzo

Una mostra fotografica e un libro per raccogliere fondi a favore della farmacia di un ospedale africano. Un’iniziativa che rientra tra i progetti che il Consorzio Infarmacia Farmanetwork ha attivato a favore del Catholic Hospital di Wamba in Kenya, e che vedono in prima fila farmacisti come il modenese Giuseppe Masini titolare dell’omonima farmacia di Piumazzo di Castelfranco Emilia e consigliere del direttivo di Federfarma Modena, nonché rappresentante del Consorzio InFarmacia Farmanetwork.

Continua presso il Centro Medico Piumazzo in via dei Mille 26 a Piumazzo di Castelfranco Emilia la mostra fotografica “Hello Wamba”. Le bellissime immagini del fotografo ravennate Paolo Genovesi testimoniano la quotidianità del Catholic Hospital di Wamba, un ospedale con 200 posti letto situato in mezzo alla savana 600 km a Nord di Nairobi. Il Consorzio Infarmacia Farmanetwork ha finanziato il progetto che vede raccolte le fotografie nel libro omonimo di 152 pagine edito da Maglio Editore, con testi del giornalista bolognese Marco Tarozzi in collaborazione con il dr. Ettore Mazzucchelli di Busto Arsizio – che segue la farmacia di Wamba da ormai 20 anni – e con lo stesso Masini. I proventi della vendita del libro saranno destinati alla farmacia di questo ospedale. Sarà possibile avere il volume con una donazione minima di 15 euro all’Associazione “Insieme per Wamba” Onlus.

“Personalmente il mio viaggio a Wamba – tiene a sottolineare il Dr. Masini – è stato una grande esperienza a livello umano e professionale. Si può e si deve fare tanto per queste persone disagiate, basta poco. Noi farmacisti possiamo veicolare i nostri sforzi, semplici e mirati, a quello che posso definire come una specie di miracolo che avviene ogni giorno a Wamba, con questo ospedale che ha visto nel 2012 ben 47.027 accessi, 1.703 ricoveri, di cui 433 bambini”.

La mostra, patrocinata dal Comune di Castelfranco Emilia, sarà visitabile fino a sabato 7 dicembre (orari: dal lunedì al venerdì ore 8.30 – 19.30, sabato ore 8.30 – 12.30). Quella stessa giornata, i quattro “protagonisti” del libro (Mazzucchelli, Masini, Genovesi e Tarozzi) si ritroveranno presso il Centro Medico Piumazzo alle ore 15.30 per un incontro col pubblico a cui seguirà un rinfresco. Il progetto di Infarmacia Farmanetwork, denominato “Per Wamba” prevede, oltre alla raccolta di fondi attraverso il ricavato del libro e di donazioni, l’invio di farmacisti volontari nella missione. Le donazioni potranno essere fatte all’Associazione “Insieme per Wamba” Onlus – Banca BCC filiale di Chirignago – Codice IBAN:  IT 42 A 0868902001002010011033 con la causale: progetto “Per Wamba” – Consorzio Infarmanetwork

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